📌 Il Testo Unico Bancario (TUB) è un decreto legislativo italiano (D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385) che unifica diverse leggi riguardanti il settore bancario e creditizio. Il numero di articoli e norme contenute nel TUB può variare a seconda delle modifiche e integrazioni legislative.
È un documento molto ampio e dettagliato, spesso suddiviso in vari titoli e capitoli che affrontano diverse tematiche, dall’organizzazione delle banche, ai servizi bancari, alle sanzioni amministrative.
Esempio semplice: Immagina il TUB come un grande manuale che ogni banca deve seguire. Questo manuale è continuamente aggiornato per riflettere le nuove leggi e regolamenti.
📌 Frequenza di aggiornamento: non esiste un intervallo temporale fisso. Gli aggiornamenti possono avvenire in seguito a nuove direttive europee, leggi nazionali o decisioni di organi di vigilanza come la Banca d’Italia.
Esempio semplice: Se ci fosse un nuovo tipo di prodotto finanziario che le banche desiderano offrire, il TUB potrebbe essere aggiornato per includere le norme su come questo prodotto può essere offerto in modo sicuro e trasparente.
È importante consultare una fonte aggiornata quando si vuole avere informazioni precise sul contenuto attuale del TUB.
Indice Guida
Testo Unico Bancario (TUB): Tutto quello che devi sapere
Aspetto | Descrizione | Esempio Semplice |
---|---|---|
Che cos’è? | È un decreto legislativo che unifica tutte le norme sul settore bancario e creditizio in Italia. | È come un grande manuale che tutte le banche devono seguire. |
Numero di Norme | Variabile, a seconda delle modifiche legislative. | Un libro che può avere capitoli aggiunti o rimossi. |
Frequenza Aggiornamenti | Non esiste un intervallo fisso; aggiornato in base a nuove leggi o direttive. | Aggiornato come un’app sul tuo smartphone. |
Suddivisione | Suddiviso in vari titoli e capitoli che coprono diversi aspetti del settore bancario. | Come un libro diviso in capitoli su vari argomenti. |
Finalità | Stabilire le regole per l’organizzazione e il funzionamento delle banche e altri enti creditizi. | Fornisce le “regole del gioco” per le banche. |
Il Testo Unico Bancario, noto anche come TUB è una legge italiana (D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385) che regolamenta l’attività bancaria e finanziaria in Italia. Emanato in attuazione della direttiva europea 1989/646/CE, rappresenta il principale riferimento normativo per il settore bancario e creditizio in Italia. Il TUB è stato concepito per unificare e semplificare la normativa in materia, rendendo più chiare le regole del gioco sia per gli operatori del settore che per i consumatori.
È un corpus normativo che ha lo scopo di riunire in un unico testo tutta la normativa che regolamenta le attività delle banche e degli intermediari finanziari. Questa legge è stata redatta al fine di rendere il sistema finanziario italiano più trasparente, efficiente e competitivo, anche in vista dell’armonizzazione con le normative europee.
Nota: Questo è un esempio di articolo e non deve essere considerato come una fonte legale o finanziaria definitiva.
Introduzione e Precedenti Legislativi
Cos’è, cosa dice e cosa regolamenta il Testo Unico Bancario
📌 Cos’è il Testo Unico Bancario (TUB)?
Il Testo Unico Bancario, noto come TUB, è un decreto legislativo italiano che unifica e coordina le diverse normative relative al sistema bancario e creditizio.
📌 Cosa Dice?
Il TUB stabilisce le definizioni fondamentali (come cosa si intende per “banca”, “credito”, ecc.), le procedure per l’apertura e la gestione di banche, i criteri di vigilanza e molto altro. Copre anche le norme relative alla trasparenza nei confronti dei clienti e ai rapporti con le autorità di vigilanza come la Banca d’Italia.
📌 Cosa Regolamenta?
- Autorità Creditizie: Definisce i ruoli del Ministero dell’Economia, della Banca d’Italia e di altri enti.
- Attività Bancaria: Stabilisce le norme per la raccolta del risparmio, l’erogazione di credito e altri servizi finanziari.
- Vigilanza: Stabilisce le modalità di controllo e vigilanza sulle banche e gli altri enti creditizi.
- Operazioni di Credito: Regola specifici tipi di credito come il credito fondiario e il credito agrario.
- Partecipazioni: Regola le partecipazioni azionarie e i criteri di controllo nelle banche.
Esempio Semplice: È come un regolamento di una competizione sportiva che non solo spiega le regole del gioco ma anche come gli arbitri devono comportarsi, e cosa succede se qualcuno infrange le regole.
Articolo 1 – Quadro Normativo
Il quadro normativo delineato dal TUB stabilisce in modo preciso quali siano le entità autorizzate ad operare nel settore bancario e creditizio e quali attività essi possono svolgere. Si tratta di un compendio legale che cerca di equilibrare gli interessi delle istituzioni finanziarie con quelli dei consumatori, promuovendo al contempo la stabilità e l’integrità del sistema finanziario.
Articolo 2 – Modello di Banca
Il TUB definisce chiaramente quale modello di banca è consentito sotto la legge italiana. Basandosi su direttive e leggi dell’Unione Europea, il TUB offre un modello di funzionamento bancario che cerca di essere al passo con i tempi, integrando le novità del mercato e gli standard internazionali. Questo articolo è di vitale importanza per le banche che desiderano operare nel territorio italiano.
Articolo 3 – Definizione di Attività Bancaria
Il TUB, nell’articolo 10, fornisce una definizione precisa di ciò che costituisce “attività bancaria”. Tale attività è definita come l’esercizio congiunto tra la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’erogazione del credito. Questa definizione serve a chiarire quali operazioni rientrano sotto la giurisdizione del TUB e quali no.
Articolo 4 – Organismi di Vigilanza
L’Articolo 4 del TUB stabilisce quali sono gli organismi responsabili della vigilanza bancaria. In genere, questo compito è svolto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dall’autorità nazionale competente.
Articolo 5 – Autorizzazioni per l’Esercizio dell’Attività Bancaria
Questo articolo specifica i criteri e le procedure per ottenere un’autorizzazione per svolgere attività bancaria. L’autorizzazione è solitamente concessa dalla BCE, previa verifica di vari requisiti come la solidità finanziaria e l’adeguatezza organizzativa dell’istituto.
Articolo 6 – Requisiti di Capitale Minimo
L’Articolo 6 affronta i requisiti di capitale minimo che una banca deve mantenere per operare. Questo serve a garantire che la banca sia in grado di assorbire eventuali perdite finanziarie.
Articolo 7 – Limitazioni alle Partecipazioni Azionarie
Questo articolo pone delle limitazioni alle partecipazioni azionarie che una banca può detenere, per evitare concentrazioni eccessive di rischio.
Articolo 8 – Controllo e Ispezioni
L’Articolo 8 dettaglia i poteri degli organismi di vigilanza nel condurre controlli e ispezioni sugli istituti di credito, per assicurare la loro conformità alle normative vigenti.
Articolo 9 – Procedure Disciplinari
L’Articolo 9 del TUB regola le procedure disciplinari che possono essere avviate contro le banche in caso di violazioni delle normative. Gli organismi di vigilanza hanno il potere di imporre sanzioni pecuniarie o altre misure correttive.
Articolo 10 – Definizione di Attività Bancaria
Questo articolo fornisce una definizione legale dell’attività bancaria, solitamente considerata come l’esercizio congiunto tra la raccolta del risparmio dal pubblico e l’erogazione del credito.
Articolo 11 – Trasparenza e Informazione al Pubblico
L’Articolo 11 impone alle banche l’obbligo di fornire informazioni chiare, trasparenti e comparabili ai consumatori. Questo è essenziale per il corretto funzionamento del mercato e per la protezione dei consumatori.
Articolo 12 – Operazioni con Parti Correlate
Questo articolo regolamenta le operazioni che una banca può compiere con parti correlate, come ad esempio altre aziende del medesimo gruppo. Esso pone particolare enfasi sulla necessità di evitare conflitti di interesse.
Articolo 13 – Riserva Obbligatoria
L’Articolo 13 tratta della riserva obbligatoria che le banche devono mantenere presso la Banca Centrale. Questa riserva serve come cuscinetto in caso di eventuali crisi finanziarie o di liquidità.
Articolo 14 – Operazioni in Valuta Estera
L’Articolo 14 stabilisce le norme per le operazioni in valuta estera effettuate dalle banche. Questo include le disposizioni per il mantenimento di un tasso di cambio stabile e per la prevenzione del riciclaggio di denaro.
Articolo 15 – Operazioni di Leasing Finanziario
L’Articolo 15 disciplina le operazioni di leasing finanziario condotte dalle banche. Stabilisce le norme per la locazione di beni mediante un contratto finanziario, inclusi i requisiti per le rate di pagamento e la proprietà del bene.
Articolo 16 – Operazioni di Factoring
Questo articolo dettaglia le norme per le operazioni di factoring, che implicano l’acquisto di crediti da terzi. Serve a regolamentare come e quando un’entità può acquistare o vendere crediti a una banca.
Articolo 17 – Operazioni con Strumenti Derivati
L’Articolo 17 si concentra sulle operazioni con strumenti derivati come futures, opzioni e swap. Stabilisce le linee guida per la valutazione e la gestione dei rischi associati a tali strumenti.
Articolo 18 – Erogazione di Credito
Questo articolo disciplina l’erogazione di credito da parte delle banche, imponendo criteri specifici che devono essere seguiti per garantire la solvibilità del debitore.
Articolo 19 – Deposti e Conti Correnti
L’Articolo 19 regolamenta i depositi e i conti correnti, definendo i diritti e i doveri sia della banca che del cliente in relazione ai depositi di denaro e alla gestione dei conti.
Articolo 20 – Autorizzazione all’Attività Bancaria
Stabilisce che le banche devono ricevere un’autorizzazione specifica da parte degli organi di vigilanza per svolgere le loro attività. Questo è cruciale per garantire che tutte le banche operino secondo standard rigorosi di sicurezza e affidabilità.
Articolo 21 – Norme Sulla Trasparenza
L’articolo 21 pone enfasi sulle norme di trasparenza che le banche devono seguire, in particolare per quanto riguarda la divulgazione di informazioni sui prodotti finanziari e i servizi offerti ai clienti.
Articolo 22 – Norme Antiriciclaggio
Questo articolo dettaglia le procedure che le banche devono implementare per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
Articolo 23 – Vigilanza e Sanzioni
L’Articolo 23 stabilisce le modalità di vigilanza sugli enti creditizi e le possibili sanzioni in caso di violazioni delle norme previste nel TUB.
Articolo 24 – Disposizioni Transitorie e Finali
Questo articolo contiene le disposizioni transitorie e finali, inclusi i dettagli su come le norme precedenti verranno integrate o sostituite dal TUB.
Articolo 25 – Diritti dei Consumatori
Stabilisce le norme che proteggono i diritti dei consumatori nel settore bancario, inclusi i diritti in materia di trasparenza e di accesso all’informazione.
Articolo 26 – Codice di Condotta
Introduce l’obbligo per le banche di aderire a un codice di condotta, che regola le pratiche etiche e operative all’interno delle istituzioni finanziarie.
Articolo 27 – Requisiti Patrimoniali
Questo articolo delinea i requisiti patrimoniali minimi che le banche devono mantenere per assicurare la propria stabilità finanziaria. In altre parole, stabilisce quanto capitale una banca deve detenere in relazione ai suoi attivi ponderati per il rischio. Questo è cruciale per la salvaguardia dell’intero sistema bancario e per prevenire situazioni di crisi che potrebbero avere ripercussioni negative sull’economia in generale.
Articolo 28 – Politiche di Remunerazione e Incentivazione
Questo articolo affronta le linee guida sulle politiche di remunerazione e incentivazione all’interno delle istituzioni bancarie. L’obiettivo è di allineare gli incentivi dei dipendenti e dei dirigenti con la sostenibilità e il rischio a lungo termine della banca, evitando comportamenti rischiosi o opportunistici che potrebbero mettere in pericolo la stabilità finanziaria dell’istituzione.
Articolo 29 – Risoluzione delle Controversie
Questo articolo tratta delle procedure e dei meccanismi per la risoluzione delle controversie tra le banche e i loro clienti. Spesso, queste controversie riguardano aspetti come tariffe, interessi e servizi bancari. L’articolo intende fornire un quadro giuridico che faciliti una risoluzione rapida ed equa di tali questioni, possibilmente attraverso sistemi di mediazione o arbitraggio.
Articolo 30 – Disposizioni sulla Privacy
L’Articolo 30 del TUB si concentra sul trattamento dei dati personali dei clienti. Poiché le banche gestiscono una vasta quantità di dati sensibili, è fondamentale che aderiscano a rigide norme sulla privacy e sulla protezione dei dati per garantire che tali informazioni non vengano utilizzate in modo inappropriato o divulgato a terze parti senza il consenso esplicito del cliente.
Articolo 31 – Norme Sulla Sicurezza Informatica
Questo articolo pone enfasi sulla necessità per le banche di implementare misure di sicurezza informatica robuste. Ciò include la protezione da attacchi informatici, furti di dati e altre forme di violazione della sicurezza che potrebbero compromettere la stabilità dell’istituzione e la fiducia dei clienti.
Articolo 32 – Supervisione e Vigilanza
L’articolo stabilisce i poteri e le responsabilità delle autorità di vigilanza, come la Banca d’Italia, nel monitorare la conformità delle banche alle leggi e regolamenti. La vigilanza è un elemento chiave per garantire la stabilità e l’integrità del sistema bancario.
Articolo 33 – Ispezione delle Banche
Questo articolo fornisce le linee guida per le ispezioni delle banche da parte delle autorità competenti. Queste ispezioni servono a verificare la solidità finanziaria e il rispetto delle normative da parte delle banche.
Articolo 34 – Sanzioni Amministrative
Qui si discutono le sanzioni amministrative che possono essere imposte alle banche in caso di violazioni delle leggi e regolamenti. Le sanzioni sono strumenti disciplinari che incentivano il comportamento etico.
Articolo 35 – Responsabilità Penali
Oltre alle sanzioni amministrative, l’articolo dettaglia le responsabilità penali che possono derivare da comportamenti illeciti nell’ambito bancario, come frode o appropriazione indebita.
Articolo 36 – Comitato di Basilea
L’articolo fa riferimento al Comitato di Basilea per la supervisione bancaria, un’organizzazione internazionale che fornisce raccomandazioni su regolamenti bancari e standard di vigilanza.
Articolo 37 – Regolamenti Europei
Questo articolo si concentra sul ruolo e l’incidenza dei regolamenti europei nel diritto bancario italiano, data la partecipazione dell’Italia all’Unione Europea.
Articolo 38 – Gestione del Rischio
L’articolo pone l’accento sull’importanza della gestione del rischio all’interno delle istituzioni bancarie, indicando che le banche devono adottare politiche efficaci per identificare, misurare e gestire i rischi.
Articolo 39 – Audit Interno
L’articolo affronta il ruolo dell’audit interno come mezzo per verificare e garantire la conformità con le leggi, i regolamenti e le politiche interne delle banche.
Articolo 40 – Reporting Finanziario
Questo articolo riguarda i requisiti di reporting finanziario per le banche, inclusi i bilanci e le relazioni annuali, che devono essere trasparenti e conformi agli standard contabili.
Articolo 41 – Divulgazione di Informazioni
Infine, l’articolo 41 del TUB riguarda le norme sulla divulgazione di informazioni finanziarie e operative da parte delle banche al pubblico e alle autorità di vigilanza.
Articolo 42 – Fondi di Garanzia
L’articolo 42 delibera sulla costituzione di fondi di garanzia per proteggere i depositanti in caso di insolvenza da parte di una banca. Questa disposizione è essenziale per mantenere la fiducia del pubblico nel sistema bancario. I fondi di garanzia agiscono come una rete di sicurezza finanziaria, riducendo il rischio per i depositanti.
Articolo 43 – Capital Adequacy
Questo articolo tratta della necessità per le banche di mantenere un adeguato capitale per coprire i vari rischi associati all’attività bancaria. La capital adequacy è una misura preventiva che aiuta a evitare crisi finanziarie e contribuisce a preservare la stabilità del sistema finanziario nel suo complesso.
Articolo 44 – Regole sulla Liquidità
L’articolo 44 discute le norme riguardanti la gestione della liquidità da parte delle banche. La liquidità è cruciale per garantire che una banca possa soddisfare le richieste di prelievo dei clienti e partecipare attivamente nel mercato creditizio. Mantenere una posizione liquida è dunque fondamentale per l’integrità operativa della banca.
Articolo 45 – Credit Risk Management
Questo articolo enfatizza l’importanza di una gestione efficace del rischio di credito. Il rischio di credito è il rischio che una parte in una transazione finanziaria possa fallire nel soddisfare gli obblighi contrattuali. Le banche devono implementare robusti sistemi di valutazione e monitoraggio per mitigare questo rischio.
Articolo 46 – Operazioni su Derivati
L’articolo 46 copre le norme che regolano le operazioni su derivati condotte da istituzioni bancarie. I derivati sono strumenti finanziari complessi che possono essere utilizzati sia per scopi di copertura che di speculazione. Le norme qui delineate cercano di minimizzare i rischi associati a questi strumenti.
Articolo 47 – Operazioni Transfrontaliere
L’articolo stabilisce le linee guida per le operazioni bancarie transfrontaliere. Data la globalizzazione dei mercati finanziari, è cruciale per le banche conformarsi alle normative internazionali e alle leggi dei paesi in cui operano.
Articolo 48 – Corporate Governance
Questo articolo affronta le buone pratiche di corporate governance all’interno delle banche. La governance efficace è essenziale per garantire la trasparenza, l’accountability e l’integrità delle operazioni bancarie. Questo include la struttura del consiglio di amministrazione, i comitati interni e i sistemi di controllo.
Articolo 49 – Politiche di Remunerazione
L’articolo discute le politiche di remunerazione all’interno delle istituzioni bancarie, con l’obiettivo di allineare gli incentivi del personale con gli obiettivi a lungo termine della banca e per minimizzare il rischio di comportamenti opportunistici.
Articolo 50 – Procedure di Risoluzione
Questo articolo dettaglia le procedure da seguire in caso di fallimento di una banca. In tale eventualità, è importante avere un piano strutturato per minimizzare l’impatto negativo sui depositanti e sul sistema finanziario nel suo complesso.
Articolo 51 – Protezione dei Consumatori
Infine, l’articolo 51 si focalizza sulla protezione dei consumatori, delineando i diritti e le protezioni accordate ai clienti delle banche. Questo include norme su trasparenza, informativa e risoluzione delle controversie.
Articolo 52 – Requisiti per le Nuove Banche
Questo articolo mette in evidenza i requisiti minimi che una nuova banca deve soddisfare per ottenere l’autorizzazione all’esercizio. Ciò comprende requisiti patrimoniali, un piano d’impresa solido e procedure interne per la gestione dei rischi.
Articolo 53 – Supervisione Prudenziale
L’articolo 53 sottolinea l’importanza della supervisione prudenziale delle banche. Questa supervisione è eseguita da autorità competenti e mira a mantenere l’integrità e la stabilità del sistema finanziario. Include l’ispezione delle operazioni, l’analisi delle condizioni finanziarie e la valutazione della conformità normativa.
Articolo 54 – Ispezioni e Sanzioni
Questo articolo discute le ispezioni periodiche che le banche devono sottoporsi e le potenziali sanzioni in caso di non conformità. L’obiettivo è garantire che le banche operino in conformità con le leggi e le normative vigenti.
Articolo 55 – Prevenzione del Riciclaggio di Denaro
L’articolo 55 tratta della prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. Stabilisce le linee guida e i protocolli che le banche devono seguire per identificare e segnalare attività sospette alle autorità competenti.
Articolo 56 – Conflitti di Interesse
Questo articolo parla dei conflitti di interesse che possono sorgere nell’attività bancaria e come essi dovrebbero essere gestiti. Prevede misure per garantire che tali conflitti non influenzino negativamente la gestione della banca o i suoi clienti.
Articolo 57 – Requisiti di Segnalazione
L’articolo 57 stabilisce i requisiti di segnalazione che le banche devono seguire. Questi includono la divulgazione di informazioni finanziarie, l’esposizione ai rischi e altre informazioni rilevanti per gli stakeholder e le autorità di vigilanza.
Articolo 58 – Misure di Salvaguardia Finanziaria
Questo articolo affronta le misure di salvaguardia finanziaria che una banca deve adottare. Ciò può includere la creazione di riserve, l’acquisizione di assicurazioni e altre strategie per proteggere l’integrità finanziaria dell’istituzione.
Articolo 59 – Regolamentazione dei Prestiti
L’articolo 59 si focalizza sulla regolamentazione dei prestiti erogati dalle banche. Questo assicura che i prestiti siano concessi in modo responsabile e che le banche mantengano standard elevati nell’analisi della solvibilità dei clienti.
Articolo 60 – Responsabilità Sociale delle Banche
Questo articolo introduce il concetto di responsabilità sociale delle banche. Incentiva le istituzioni finanziarie a considerare l’impatto sociale ed etico delle loro decisioni e operazioni.
Articolo 61 – Informazioni al Pubblico
Infine, l’articolo 61 sottolinea l’importanza della trasparenza e della divulgazione di informazioni al pubblico. Le banche sono tenute a fornire informazioni accurate e tempestive sui loro prodotti, servizi e sulla propria situazione finanziaria.
Articolo 62 – Procedure di Risoluzione delle Controversie
Questo articolo fornisce una cornice per la risoluzione delle controversie tra le banche e i loro clienti. Prevede l’utilizzo di meccanismi come la mediazione o l’arbitrato per affrontare efficacemente qualsiasi disaccordo.
Articolo 63 – Piani di Continuità Operativa
L’articolo 63 impone alle banche di avere piani di continuità operativa in caso di interruzioni impreviste, come disastri naturali o attacchi informatici. Questo è cruciale per mantenere la fiducia dei clienti e l’integrità del sistema finanziario.
Articolo 64 – Cybersecurity
Questo articolo si concentra sui requisiti di cybersecurity che le istituzioni finanziarie devono rispettare. Ciò include l’implementazione di tecnologie di sicurezza avanzate e la formazione del personale su come gestire le minacce informatiche.
Articolo 65 – Diversificazione degli Investimenti
L’articolo 65 promuove la diversificazione degli investimenti da parte delle banche. È un modo per ridurre i rischi associati a un portafoglio fortemente concentrato in un particolare settore o asset.
Articolo 66 – Piani di Riduzione del Rischio
Questo articolo stabilisce che le banche devono sviluppare e mantenere piani di riduzione del rischio. Questi piani dovrebbero essere completi e coprire tutti gli aspetti operativi e finanziari dell’istituzione.
Articolo 67 – Protezione dei Dati dei Clienti
L’articolo 67 sottolinea l’importanza della protezione dei dati dei clienti. Le banche sono tenute a implementare misure robuste per proteggere le informazioni sensibili dei loro clienti.
Articolo 68 – Valutazione Periodica delle Performance
Questo articolo richiede che le banche sottopongano le proprie performance a valutazioni periodiche. Questo serve per identificare eventuali aree di miglioramento e per garantire che l’istituzione stia operando in modo efficace ed efficiente.
Articolo 69 – Politiche di Remunerazione
L’articolo 69 affronta le politiche di remunerazione all’interno delle banche. Queste politiche devono essere equilibrate e allineate con gli obiettivi a lungo termine della banca, inclusa la gestione del rischio.
Articolo 70 – Audit Interni
L’articolo 70 impone l’esecuzione di audit interni per assicurare che la banca operi in conformità con le leggi e i regolamenti, oltre che con le proprie politiche e procedure interne.
Articolo 71 – Responsabilità dei Dirigenti
Infine, l’articolo 71 stabilisce la responsabilità dei dirigenti delle banche. In caso di mancanza di conformità o di cattiva gestione, i dirigenti possono essere ritenuti personalmente responsabili.
Articolo 72 – Obblighi di Reporting (D. Lgs. 385/1993, art. 72)
Questo articolo stabilisce che le banche hanno obblighi di reporting verso le autorità di vigilanza, come la Banca d’Italia. Devono fornire report periodici riguardanti la loro situazione finanziaria e i rischi a cui sono esposte.
Articolo 73 – Operazioni con Parti Correlate (D. Lgs. 385/1993, art. 73)
L’articolo 73 dettaglia le regole per le operazioni tra la banca e le parti correlate, come i membri del consiglio di amministrazione o i principali azionisti. Queste operazioni devono essere eseguite a condizioni di mercato e con la massima trasparenza.
Articolo 74 – Valutazione dei Beni e delle Passività (D. Lgs. 385/1993, art. 74)
Questo articolo stabilisce i principi per la valutazione dei beni e delle passività delle banche, in conformità con gli standard contabili nazionali e internazionali.
Articolo 75 – Procedimenti Disciplinari (D. Lgs. 385/1993, art. 75)
L’articolo 75 regolamenta i procedimenti disciplinari per i dipendenti delle banche che violano le leggi o i regolamenti interni. Prevede una serie di sanzioni che vanno da ammende a licenziamenti.
Articolo 76 – Abrogato (D. Lgs. 385/1993, art. 76)
Questo articolo è stato abrogato e non è più in vigore. Serve come promemoria storico delle modifiche legislative che possono avvenire nel tempo.
Articolo 77 – Organismi di Vigilanza (D. Lgs. 385/1993, art. 77)
Questo articolo identifica gli organismi responsabili della vigilanza sulle attività bancarie e creditizie, tra cui la Banca d’Italia e la Consob.
Articolo 78 – Procedure di Ricapitalizzazione (D. Lgs. 385/1993, art. 78)
L’articolo 78 riguarda le procedure di ricapitalizzazione che una banca deve seguire nel caso in cui la sua situazione patrimoniale diventi critica.
Articolo 79 – Sanzioni Amministrative (D. Lgs. 385/1993, art. 79)
L’articolo 79 elenca le varie sanzioni amministrative che possono essere imposte a una banca o ai suoi dirigenti in caso di violazioni delle leggi e dei regolamenti.
Articolo 80 – Liquidazione Coatta (D. Lgs. 385/1993, art. 80)
Questo articolo si occupa della liquidazione coatta delle banche che sono in stato di insolvenza o che non riescono a soddisfare i requisiti di capitale minimi.
Articolo 81 – Fusione e Acquisizione (D. Lgs. 385/1993, art. 81)
L’articolo 81 regolamenta le procedure di fusione e acquisizione tra banche, assicurando che tali operazioni siano effettuate in modo trasparente e nel miglior interesse dei clienti e degli azionisti.
Articolo 82 – Requisiti di Idoneità (D. Lgs. 385/1993, art. 82)
L’Articolo 82 tratta dei requisiti di idoneità per i membri del consiglio di amministrazione e dei direttori generali delle banche. Stabilisce che tali individui devono possedere una comprovata esperienza e competenza nel settore finanziario e bancario.
Articolo 83 – Limitazioni sulle Attività Estere (D. Lgs. 385/1993, art. 83)
Questo articolo pone delle restrizioni sulle attività estere delle banche italiane, nel tentativo di minimizzare i rischi associati a tali operazioni. Stabilisce inoltre le condizioni per l’approvazione di queste attività da parte delle autorità competenti.
Articolo 84 – Esenzioni da Alcuni Requisiti (D. Lgs. 385/1993, art. 84)
L’articolo 84 offre un elenco di possibili esenzioni da alcuni requisiti, come ad esempio l’obbligo di detenere una certa quantità di capitale, per le banche di piccole dimensioni o per le banche specializzate in determinate attività.
Articolo 85 – Tutela dei Depositi (D. Lgs. 385/1993, art. 85)
Questo articolo parla della tutela dei depositi e delle misure adottate per proteggere i fondi depositati dai clienti in caso di fallimento di una banca.
Articolo 86 – Tassi di Interesse e Condizioni (D. Lgs. 385/1993, art. 86)
L’articolo 86 riguarda la regolamentazione dei tassi di interesse e delle condizioni generali dei contratti bancari, con lo scopo di garantire trasparenza e tutela per i clienti.
Articolo 87 – Controlli sulle Banche (D. Lgs. 385/1993, art. 87)
Questo articolo delinea i poteri di controllo e ispezione delle autorità di vigilanza sulle banche, al fine di garantire la loro conformità alle leggi e ai regolamenti.
Articolo 88 – Rappresentante Legale (D. Lgs. 385/1993, art. 88)
L’Articolo 88 stabilisce che ogni banca deve avere un rappresentante legale, che è responsabile delle operazioni della banca e agisce come punto di contatto con le autorità.
Articolo 89 – Obblighi Fiscali (D. Lgs. 385/1993, art. 89)
Questo articolo tratta degli obblighi fiscali delle banche, inclusa la necessità di mantenere una contabilità accurata e di presentare le dichiarazioni fiscali nei tempi previsti.
Articolo 90 – Abusività e Usura (D. Lgs. 385/1993, art. 90)
L’articolo 90 affronta le questioni relative a pratiche abusive e usuraie da parte delle banche, prevedendo severe sanzioni per le violazioni.
Articolo 91 – Privacy e Protezione dei Dati (D. Lgs. 385/1993, art. 91)
Questo articolo discute dei requisiti per la protezione dei dati personali dei clienti, in conformità con le leggi sulla privacy e la protezione dei dati.
Articolo 102 – Responsabilità Penali (D. Lgs. 385/1993, art. 102)
Questo articolo esamina le responsabilità penali che possono essere attribuite ai dirigenti e ai dipendenti di una banca per violazioni delle leggi e dei regolamenti del settore bancario. Elabora i tipi di reati che possono incorrere in penalità e le relative procedure giudiziarie.
Articolo 103 – Vigilanza e Ispezione (D. Lgs. 385/1993, art. 103)
L’Articolo 103 tratta della vigilanza e ispezione delle banche, delineando le responsabilità delle varie autorità di vigilanza e come possono condurre ispezioni per garantire il rispetto delle leggi e dei regolamenti.
Articolo 104 – Relazioni Internazionali (D. Lgs. 385/1993, art. 104)
Questo articolo fornisce una cornice per la cooperazione internazionale tra le autorità di vigilanza italiane e quelle di altri paesi. Descrive le condizioni sotto le quali possono essere condivise informazioni e condotte ispezioni congiunte.
Articolo 105 – Limitazioni all’Esercizio dell’Attività Bancaria (D. Lgs. 385/1993, art. 105)
L’Articolo 105 stabilisce alcune delle limitazioni che possono essere imposte sull’esercizio dell’attività bancaria, inclusi limiti sulle partecipazioni azionarie e sulle attività imprenditoriali al di fuori del settore bancario.
Articolo 106 – Divieto di Usura (D. Lgs. 385/1993, art. 106)
Questo articolo vieta esplicitamente la pratica dell’usura nel settore bancario, definendo cosa costituisce un tasso di interesse usuraio e le sanzioni applicabili per le violazioni.
Articolo 107 – Sistema Informativo Bancario (D. Lgs. 385/1993, art. 107)
L’Articolo 107 stabilisce le linee guida per la creazione e la gestione di un sistema informativo bancario, che dovrebbe essere utilizzato per monitorare e analizzare le performance delle banche.
Articolo 108 – Sanzioni Amministrative (D. Lgs. 385/1993, art. 108)
Questo articolo elenca le varie sanzioni amministrative che possono essere imposte sulle banche per violazioni di leggi e regolamenti, e dettaglia il processo attraverso il quale tali sanzioni vengono applicate.
Articolo 109 – Liquidazione Coatta Amministrativa (D. Lgs. 385/1993, art. 109)
L’Articolo 109 tratta della liquidazione coatta amministrativa di una banca, fornendo una procedura dettagliata che deve essere seguita per liquidare una banca che è diventata insolvente o che ha violato le leggi applicabili.
Articolo 110 – Garanzie sui Depositi (D. Lgs. 385/1993, art. 110)
Questo articolo stabilisce un sistema di garanzie sui depositi per proteggere i clienti nel caso di fallimento di una banca, spiegando come sono calcolate e fornite tali garanzie.
Articolo 111 – Requisiti Patrimoniali (D. Lgs. 385/1993, art. 111)
L’Articolo 111 stabilisce i requisiti patrimoniali minimi che le banche devono mantenere per garantire la loro solvibilità e per conformarsi agli standard internazionali.
Articolo 112 – Requisiti di Liquidità (D. Lgs. 385/1993, art. 112)
Questo articolo pone l’accento sui requisiti di liquidità che le banche devono mantenere. Esso fornisce una struttura normativa che mira a garantire che le banche abbiano abbastanza liquidità per far fronte a eventuali esigenze immediate.
Articolo 113 – Misurazione del Rischio (D. Lgs. 385/1993, art. 113)
L’Articolo 113 introduce i concetti e le metriche per la misurazione del rischio nelle attività bancarie. Spiega come il rischio dovrebbe essere calcolato e come dovrebbe essere gestito per minimizzare le vulnerabilità.
Articolo 114 – Procedure di Risoluzione (D. Lgs. 385/1993, art. 114)
Questo articolo tratta delle procedure di risoluzione bancaria, fornendo linee guida su come gestire le banche in crisi, inclusi i passaggi per la liquidazione o la vendita delle attività.
Articolo 115 – Collegi Sindacali e Revisione dei Conti (D. Lgs. 385/1993, art. 115)
L’Articolo 115 si concentra sul ruolo dei collegi sindacali e sulla revisione dei conti nelle banche. Stabilisce le regole per la selezione e le responsabilità dei revisori dei conti.
Articolo 116 – Conflitti di Interesse (D. Lgs. 385/1993, art. 116)
Questo articolo si occupa dei potenziali conflitti di interesse che possono sorgere in una banca e suggerisce modi per mitigarli o evitarli.
Articolo 117 – Diritti dei Consumatori (D. Lgs. 385/1993, art. 117)
L’Articolo 117 è dedicato ai diritti dei consumatori nel contesto bancario. Specifica le informazioni che devono essere fornite ai clienti e i diritti che essi hanno in caso di controversie.
Articolo 118 – Procedura di Reclamo (D. Lgs. 385/1993, art. 118)
Questo articolo dettaglia la procedura di reclamo che un cliente può seguire se ha problemi con una banca. Include i passaggi formali che devono essere seguiti e i diritti del consumatore durante tale procedura.
Articolo 119 – Abuso di Informazioni Riservate (D. Lgs. 385/1993, art. 119)
L’Articolo 119 si occupa dell’abuso di informazioni riservate nel settore bancario. Definisce cosa costituisce un uso improprio delle informazioni e le sanzioni per tali violazioni.
Articolo 120 – Trasparenza e Divulgazione delle Informazioni (D. Lgs. 385/1993, art. 120)
L’Articolo 120 mette in evidenza l’importanza della trasparenza e della divulgazione delle informazioni da parte delle banche, stabilendo norme per ciò che deve essere comunicato al pubblico e ai regolatori.
Articolo 121 – Intermediari Finanziari (D. Lgs. 385/1993, art. 121)
Questo articolo descrive le norme per gli intermediari finanziari che operano nel settore bancario. Stabilisce i requisiti per ottenere una licenza e le responsabilità che accompagnano tale licenza.
Articolo 122 – Controllo e Supervisione (D. Lgs. 385/1993, art. 122)
Questo articolo riguarda il controllo e la supervisione delle banche e degli intermediari finanziari. Definisce le responsabilità delle autorità di vigilanza e i criteri che utilizzano per effettuare controlli periodici.
Articolo 123 – Sanzioni Amministrative (D. Lgs. 385/1993, art. 123)
L’Articolo 123 descrive le varie sanzioni amministrative che possono essere imposte alle banche in caso di violazioni delle normative. Comprende anche la scala delle multe e altre pene che possono essere inflitte.
Articolo 124 – Recupero Crediti (D. Lgs. 385/1993, art. 124)
Questo articolo si concentra sulle procedure per il recupero crediti da parte delle banche. Fornisce un quadro legale per il recupero di fondi in caso di inadempienze da parte dei debitori.
Articolo 125 – Limitazioni all’Esercizio dell’Attività Bancaria (D. Lgs. 385/1993, art. 125)
L’Articolo 125 presenta restrizioni e limitazioni all’esercizio dell’attività bancaria, come la necessità di ottenere determinate licenze e autorizzazioni prima di avviare certi tipi di attività.
Articolo 126 – Fusione e Acquisizione (D. Lgs. 385/1993, art. 126)
Questo articolo tratta delle norme che regolamentano le fusioni e le acquisizioni nel settore bancario. Include requisiti come l’approvazione da parte delle autorità di vigilanza e i passaggi procedurali necessari.
Articolo 127 – Servizi Bancari Online (D. Lgs. 385/1993, art. 127)
L’Articolo 127 è dedicato ai servizi bancari online e ai requisiti di sicurezza associati a tali servizi. Fornisce direttive su come le banche devono proteggere le informazioni dei clienti nel contesto digitale.
Articolo 128 – Filiali Estere (D. Lgs. 385/1993, art. 128)
Questo articolo fornisce linee guida per le filiali estere delle banche italiane, inclusi i requisiti per l’apertura e il funzionamento di tali filiali in altri paesi.
Articolo 129 – Limitazioni agli Investimenti (D. Lgs. 385/1993, art. 129)
L’Articolo 129 si concentra sulle limitazioni agli investimenti che le banche possono effettuare, incluse quelle in asset non finanziari o in attività a rischio elevato.
Articolo 130 – Requisiti di Capitale (D. Lgs. 385/1993, art. 130)
Questo articolo stabilisce i requisiti di capitale minimi per le banche e gli intermediari finanziari, come previsto dai regolamenti europei e internazionali.
Articolo 131 – Governance e Struttura Organizzativa (D. Lgs. 385/1993, art. 131)
L’Articolo 131 discute la governance e la struttura organizzativa delle banche. Stabilisce le linee guida per la creazione di un quadro di governance efficace, inclusi i comitati di supervisione e di controllo interno.
Articolo 132 – Politiche di Remunerazione (D. Lgs. 385/1993, art. 132)
Questo articolo regolamenta le politiche di remunerazione nelle banche. Stabilisce linee guida e criteri per la determinazione delle retribuzioni, incluse le variabili basate sul rendimento e la conformità ai regolamenti dell’UE sullo stesso argomento.
Articolo 133 – Risoluzione delle Controversie (D. Lgs. 385/1993, art. 133)
L’Articolo 133 riguarda le procedure per la risoluzione delle controversie tra banche e clienti. Prevede meccanismi come la mediazione e l’arbitrato come alternative al contenzioso legale.
Articolo 134 – Audit Interno (D. Lgs. 385/1993, art. 134)
Questo articolo si concentra sull’importanza dell’audit interno all’interno delle banche. Stabilisce le linee guida per la conduzione di revisioni interne e per la creazione di un reparto di audit efficace.
Articolo 135 – Regolamentazione dei Tassi di Interesse (D. Lgs. 385/1993, art. 135)
L’Articolo 135 tratta della regolamentazione dei tassi di interesse che le banche possono applicare ai loro prodotti di credito. Definisce le limitazioni e le disposizioni in merito ai tassi di interesse.
Articolo 136 – Protezione dei Dati (D. Lgs. 385/1993, art. 136)
Questo articolo affronta la questione della protezione dei dati dei clienti. Fornisce norme dettagliate su come le banche dovrebbero trattare e proteggere le informazioni sensibili dei loro clienti.
Articolo 137 – Prevenzione del Riciclaggio (D. Lgs. 385/1993, art. 137)
L’Articolo 137 è dedicato alle misure per la prevenzione del riciclaggio di denaro. Stabilisce i requisiti e le responsabilità delle banche nella prevenzione di queste attività illegali.
Articolo 138 – Requisiti di Trasparenza (D. Lgs. 385/1993, art. 138)
Questo articolo pone l’accento sull’importanza della trasparenza nella conduzione delle attività bancarie. Discute dei requisiti di divulgazione delle informazioni e della necessità di rendere noti determinati dati finanziari.
Articolo 139 – Limiti all’Esercizio di Altre Attività (D. Lgs. 385/1993, art. 139)
L’Articolo 139 delinea i limiti imposti alle banche per quanto riguarda l’esercizio di altre attività al di fuori del settore bancario.
Articolo 140 – Divieto di Usura (D. Lgs. 385/1993, art. 140)
Questo articolo tratta del divieto di praticare usura e definisce le pene per le banche che vengono trovate colpevoli di questo reato.
Articolo 141 – Procedure di Fallimento (D. Lgs. 385/1993, art. 141)
L’Articolo 141 regolamenta le procedure di fallimento specifiche per le banche, delineando il ruolo delle autorità di vigilanza e delle corti nella gestione di tali casi.
Articolo 142 – Divieto di Opa Ostile (D. Lgs. 385/1993, art. 142)
Questo articolo delinea le restrizioni imposte alle offerte pubbliche d’acquisto (Opa) ostili nel settore bancario. L’obiettivo è proteggere l’integrità e la stabilità delle istituzioni finanziarie, ponendo limiti alle acquisizioni non consensuali che potrebbero alterare la solidezza del sistema bancario.
Articolo 143 – Limitazioni agli Asset Esteri (D. Lgs. 385/1993, art. 143)
L’articolo 143 tratta delle limitazioni imposte alle banche riguardo all’acquisizione e alla detenzione di asset esteri. Queste misure sono generalmente intraprese per mitigare i rischi associati agli investimenti esteri, come la volatilità dei mercati o la non conformità con le leggi locali.
Articolo 144 – Regolamentazione del Credito al Consumo (D. Lgs. 385/1993, art. 144)
Questo articolo si focalizza sulla regolamentazione del credito al consumo. Stabilisce i criteri per l’erogazione di prestiti ai consumatori, inclusi tassi di interesse, termini di rimborso e requisiti di idoneità del cliente. Queste norme sono importanti per garantire che le banche si attengano a pratiche di prestito responsabili.
Articolo 145 – Sanzioni Amministrative (D. Lgs. 385/1993, art. 145)
L’Articolo 145 stabilisce le sanzioni amministrative che possono essere inflitte alle banche in caso di violazione delle normative bancarie. Include una gamma di penalità, da multe a restrizioni operative, che possono essere applicate in risposta a comportamenti illeciti o non conformi.
Articolo 146 – Abrogato (D. Lgs. 385/1993, art. 146)
Questo articolo è stato abrogato e quindi non contiene più disposizioni legali. L’abrogazione di un articolo è una procedura legale che elimina una parte della legislazione, generalmente perché è stata sostituita da nuove disposizioni o perché è stata giudicata obsoleta.
Capo VI: Norme relative a particolari operazioni di credito
Articolo 4 – Banca d’Italia (D. Lgs. 385/1993, art. 4)
🌟 Questo articolo stabilisce il ruolo centrale della Banca d’Italia nella regolamentazione e vigilanza del sistema bancario italiano. La Banca d’Italia è responsabile per la stabilità finanziaria e per l’efficacia del sistema di pagamento.
Articolo 5 – Finalità e destinatari della vigilanza (D. Lgs. 385/1993, art. 5)
🌟 L’articolo enfatizza l’obiettivo della vigilanza bancaria, che è quello di garantire la stabilità e l’integrità del sistema bancario e finanziario. In pratica, la vigilanza si applica a vari attori finanziari, non solo alle banche.
Articolo 6 – Rapporti con il diritto dell’Unione europea e integrazione nel SEVIF, nel MVU e nel MRU (D. Lgs. 385/1993, art. 6)
🌟 Questo articolo tratta del rapporto tra la legislazione bancaria italiana e quella dell’Unione europea, inclusi i sistemi di vigilanza finanziaria a livello UE.
Articolo 6-bis – Partecipazione al MVU e poteri della Banca d’Italia (D. Lgs. 385/1993, art. 6-bis)
🌟 Si concentra sulla partecipazione dell’Italia a meccanismi finanziari multilaterali e sui poteri specifici della Banca d’Italia in questo contesto.
Articolo 7 – Segreto d’ufficio e collaborazione tra autorità (D. Lgs. 385/1993, art. 7)
🌟 Questo articolo sottolinea l’importanza del segreto d’ufficio e prescrive le modalità di collaborazione tra le varie autorità di vigilanza.
Articolo 8 – Pubblicazione di provvedimenti e di dati statistici (D. Lgs. 385/1993, art. 8)
🌟 L’articolo prescrive le regole per la pubblicazione di provvedimenti normativi e dati statistici relativi all’ambito bancario, assicurando così trasparenza.
Articolo 9 – Reclamo al CICR (D. Lgs. 385/1993, art. 9)
🌟 Questo articolo fornisce le linee guida per presentare reclami al Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio, un organo di vigilanza e regolamentazione.
Articolo 10 – Attività bancaria (D. Lgs. 385/1993, art. 10)
🌟 L’articolo fornisce una definizione chiara di “attività bancaria”, inclusi i tipi di servizi che una banca è autorizzata a fornire.
Articolo 11 – Raccolta del risparmio (D. Lgs. 385/1993, art. 11)
🌟 Questo articolo dettaglia le normative per la raccolta del risparmio da parte delle banche, stabilendo i parametri all’interno dei quali queste operazioni devono avvenire.
Articolo 12 – Obbligazioni e titoli di deposito emessi dalle banche (D. Lgs. 385/1993, art. 12)
🌟 Questo articolo regola l’emissione di obbligazioni e titoli di deposito da parte delle banche, fornendo un quadro normativo per tali strumenti finanziari.
Articolo 21 – Richiesta di informazioni (D. Lgs. 385/1993, art. 21)
🌟 Questo articolo stabilisce le norme relative alle richieste di informazioni da parte delle autorità competenti verso le banche e le altre istituzioni finanziarie. Serve per garantire la trasparenza e la conformità alle leggi.
Articolo 22 – Partecipazioni indirette (D. Lgs. 385/1993, art. 22)
🌟 Tratta delle partecipazioni indirette detenute da una banca, fornendo dettagli su come vengono calcolate e quali sono le implicazioni normative.
Articolo 22-bis – Persone che agiscono di concerto (D. Lgs. 385/1993, art. 22-bis)
🌟 Questo articolo fornisce una definizione legale di “persone che agiscono di concerto” in relazione alle partecipazioni bancarie, chiarificando le responsabilità e gli obblighi.
Articolo 23 – Nozione di controllo (D. Lgs. 385/1993, art. 23)
🌟 Definisce cosa costituisce “controllo” su una banca o un’altra istituzione finanziaria, sia da parte di singoli che di altre entità.
Articolo 24 – Sospensione del diritto di voto e degli altri diritti, obbligo di alienazione (D. Lgs. 385/1993, art. 24)
🌟 Discute le circostanze in cui i diritti di voto e altri diritti associati a partecipazioni in una banca possono essere sospesi, oltre agli obblighi di vendita.
Articolo 25 – Partecipanti al capitale (D. Lgs. 385/1993, art. 25)
🌟 Si concentra sui requisiti e le responsabilità dei partecipanti al capitale delle banche e delle istituzioni finanziarie.
Articolo 26 – Esponenti aziendali (D. Lgs. 385/1993, art. 26)
🌟 Fornisce linee guida e definizioni sugli “esponenti aziendali,” ovvero le persone che occupano posizioni di leadership all’interno delle banche.
Articolo 27 – Abrogato (D. Lgs. 385/1993, art. 27)
🌟 Questo articolo è stato abrogato e non è più in vigore.
Articolo 28 – Norme applicabili (D. Lgs. 385/1993, art. 28)
🌟 Stabilisce quali leggi e regolamenti sono applicabili alle banche cooperative, fornendo un quadro di riferimento legale specifico per queste istituzioni.
Articolo 30 – Soci (D. Lgs. 385/1993, art. 30)
🌟 Questo articolo si focalizza sui soci delle banche popolari, delineando i requisiti per diventare socio e le responsabilità associate.
Articolo 31 – Trasformazioni e fusioni (D. Lgs. 385/1993, art. 31)
🌟 Stabilisce le regole per le trasformazioni e le fusioni di banche popolari, inclusi i processi di approvazione e le procedure da seguire.
Articolo 32 – Utili (D. Lgs. 385/1993, art. 32)
🌟 Riguarda la distribuzione degli utili all’interno delle banche popolari e definisce come essi possono essere utilizzati o distribuiti tra i soci.
Articolo 32-bis – Morte del socio (D. Lgs. 385/1993, art. 32-bis)
🌟 Questo articolo affronta la questione della morte di un socio di una banca popolare, delineando le procedure da seguire per la successione delle quote.
Articolo 32-ter – Criteri di valutazione delle azioni in caso di rimborso (D. Lgs. 385/1993, art. 32-ter)
🌟 Stabilisce i criteri per valutare le azioni in caso di rimborso a un socio, ad esempio nel caso in cui il socio decida di uscire dalla banca.
Articolo 33 – Norme generali (D. Lgs. 385/1993, art. 33)
🌟 Fornisce le linee guida generali per le banche di credito cooperativo, incluse definizioni, requisiti e responsabilità.
Articolo 34 – Soci (D. Lgs. 385/1993, art. 34)
🌟 Simile all’Articolo 30, ma specifico per le banche di credito cooperativo. Definisce chi può diventare socio e quali sono le responsabilità e i diritti associati.
Articolo 35 – Operatività (D. Lgs. 385/1993, art. 35)
🌟 Questo articolo tratta dell’operatività delle banche di credito cooperativo, delineando le tipologie di attività che possono svolgere.
Articolo 36 – Fusioni e trasformazioni (D. Lgs. 385/1993, art. 36)
🌟 Stabilisce le regole per fusioni e trasformazioni specifiche alle banche di credito cooperativo, simile all’Articolo 31 ma con focus su queste istituzioni.
Articolo 37 – Utili (D. Lgs. 385/1993, art. 37)
🌟 Discute la distribuzione degli utili tra i soci nelle banche di credito cooperativo, fornendo linee guida su come devono essere gestiti e distribuiti.
Articolo 29 – Norme generali (D. Lgs. 385/1993, art. 29)
🌟 Questo articolo stabilisce le norme generali per le banche popolari, incluse definizioni e requisiti base.
Articolo 30 – Soci (D. Lgs. 385/1993, art. 30)
🌟 Questo articolo si focalizza sui soci delle banche popolari, delineando i requisiti per diventare socio e le responsabilità associate.
Articolo 31 – Trasformazioni e fusioni (D. Lgs. 385/1993, art. 31)
🌟 Stabilisce le regole per le trasformazioni e le fusioni di banche popolari, inclusi i processi di approvazione e le procedure da seguire.
Articolo 32 – Utili (D. Lgs. 385/1993, art. 32)
🌟 Riguarda la distribuzione degli utili all’interno delle banche popolari e definisce come essi possono essere utilizzati o distribuiti tra i soci.
Articolo 32-bis – Morte del socio (D. Lgs. 385/1993, art. 32-bis)
🌟 Questo articolo affronta la questione della morte di un socio di una banca popolare, delineando le procedure da seguire per la successione delle quote.
Articolo 32-ter – Criteri di valutazione delle azioni in caso di rimborso (D. Lgs. 385/1993, art. 32-ter)
🌟 Stabilisce i criteri per valutare le azioni in caso di rimborso a un socio, ad esempio nel caso in cui il socio decida di uscire dalla banca.
Articolo 33 – Norme generali (D. Lgs. 385/1993, art. 33)
🌟 Fornisce le linee guida generali per le banche di credito cooperativo, incluse definizioni, requisiti e responsabilità.
Articolo 34 – Soci (D. Lgs. 385/1993, art. 34)
🌟 Simile all’Articolo 30, ma specifico per le banche di credito cooperativo. Definisce chi può diventare socio e quali sono le responsabilità e i diritti associati.
Articolo 35 – Operatività (D. Lgs. 385/1993, art. 35)
🌟 Questo articolo tratta dell’operatività delle banche di credito cooperativo, delineando le tipologie di attività che possono svolgere.
Articolo 36 – Fusioni e trasformazioni (D. Lgs. 385/1993, art. 36)
🌟 Stabilisce le regole per fusioni e trasformazioni specifiche alle banche di credito cooperativo, simile all’Articolo 31 ma con focus su queste istituzioni.
Articolo 37 – Utili (D. Lgs. 385/1993, art. 37)
🌟 Discute la distribuzione degli utili tra i soci nelle banche di credito cooperativo, fornendo linee guida su come devono essere gestiti e distribuiti.
Articolo 37-bis – Gruppo Bancario Cooperativo (D. Lgs. 385/1993, art. 37-bis)
🌟 Questo articolo fornisce dettagli sulle regolamentazioni e procedure per la costituzione di un Gruppo Bancario Cooperativo. Questo tipo di gruppo è una struttura che coinvolge più banche di credito cooperativo per ottenere benefici mutualistici e operazionali. Ad esempio, il Gruppo potrebbe offrire servizi centralizzati come la gestione del rischio e l’accesso a mercati finanziari più ampi.
Articolo 37-ter – Costituzione del gruppo bancario cooperativo (D. Lgs. 385/1993, art. 37-ter)
🌟 Questo articolo specifica le procedure e i requisiti per costituire un Gruppo Bancario Cooperativo. Stabilisce quali sono i criteri di adesione per le banche di credito cooperativo e quali sono i requisiti minimi per diventare parte di un Gruppo Bancario Cooperativo. Può includere, ad esempio, requisiti di capitale minimo e criteri di governance.
Articolo 38 – Nozione di credito fondiario (D. Lgs. 385/1993, art. 38)
🌟 Questo articolo definisce cosa si intende per “credito fondiario”. Si tratta di un tipo specifico di prestito, generalmente a lungo termine, utilizzato per l’acquisto o la ristrutturazione di beni immobili. È di particolare importanza per le banche perché determina una delle aree in cui possono operare e offrire servizi di prestito.
Articolo 39 – Ipoteche (D. Lgs. 385/1993, art. 39)
🌟 Questo articolo affronta il tema delle ipoteche come forma di garanzia nel credito fondiario. Stabilisce come e quando un’ipoteca può essere registrata, i diritti e le responsabilità del mutuatario e del mutuante, e le procedure per la cancellazione dell’ipoteca in caso di estinzione del debito.
Articolo 40 – Estinzione anticipata e risoluzione del contratto (D. Lgs. 385/1993, art. 40)
🌟 Discute delle condizioni e delle procedure per l’estinzione anticipata o la risoluzione del contratto di credito fondiario. Ad esempio, in caso di inadempimento da parte del debitore, quali sono i passaggi che la banca può intraprendere per recuperare la somma prestata.
Articolo 40-bis – Cancellazione delle ipoteche (D. Lgs. 385/1993, art. 40-bis)
🌟 Questo articolo dettaglia le procedure per la cancellazione delle ipoteche una volta che il debito è stato completamente rimborsato. In particolare, spiega quali sono i documenti necessari e le tempistiche per completare questa operazione.
Articolo 41 – Procedimento esecutivo (D. Lgs. 385/1993, art. 41)
🌟 Fornisce le direttive su come deve procedere l’esecuzione forzata nel caso di inadempimento da parte del debitore in un contratto di credito fondiario. Ad esempio, la banca potrebbe avviare una procedura giudiziale per il pignoramento del bene ipotecato.
Articolo 42 – Nozione di credito alle opere pubbliche (D. Lgs. 385/1993, art. 42)
🌟 Definisce cosa si intende per “credito alle opere pubbliche”, un altro tipo di prestito specializzato che le banche possono offrire, spesso a enti pubblici per il finanziamento di grandi progetti infrastrutturali.
Articolo 43 – Nozione di credito agrario e peschereccio (D. Lgs. 385/1993, art. 43)
🌟 Spiega la natura del credito agrario e peschereccio, tipi di prestiti rivolti specificamente a settori come l’agricoltura e la pesca.